Oppure una mail come questa...........
Sandra la nostra volontaria attualmente in Madagascar ci racconta il suo lavoro:
Non vi nascondo che i primi giorni ho sofferto, ho pianto pensando a tutti voi,ai miei nipotini, alle mia famiglia e alle amicizie di vecchia data, credo sia stata la prima volta in vita mia che ho sentito dolore, nostalgia. I primi giorni sono stati proprio strani, emozionanti nel rivedere le persone e i posti, ma la sera tornando a casa pensavo a tutte le persone che ho lasciato in Italia e anche alla mia casa. Cosi piangevo. Il pianto continuava quando pensavo e rivedevo le persone che ho incontrato qua, soprattutto all’assemblee di quartiere. Quelle persone povere, con i visi segnati da una vita piena di fatiche, senza scarpe ai piedi, con dei vestiti che per noi sono stracci. Ma con tanta voglia di fare, di rimettersi in piedi, pieni di fiducia e di speranza. Cosi continuavo a piangere e mi sentivo di m....,e mi dicevo: ma che rispetto ho verso queste persone, che per la maggior parte dei giorni lottano per un piatto di riso!
Questi bambini … che danno gioia e allo stesso tempo tanta tristezza. -GIOIA: se solo gli tendi la mano … te la prendono, se solo ti metti a giocare … giocano con te, se solo gli fai una carezza … ti si incollano addosso … chiedendoti senza chiedertelo tante coccole: sono tuoi!!! -Sembra che ti conoscono da sempre, che faccia parte della loro famiglia. -TRISTEZZA: quando vedi: dove abitano, cosa mangiano, come vestono; che cosi piccoli accudiscono i fratellini ancor più piccoli: il loro corpicino, i loro genitori. Alcuni che lottano con le mani e i piedi per migliorare e dare loro un futuro migliore, di quello che hanno avuto; altri sono come già morti: senza speranza né più interesse alcuno. Tutto questo non dà solo tristezza, ma vorresti urlare contro questa ingiustizia, e ti chiedi: se la bellezza che provi nello stare qui sia gusta come la soddisfazione per il lavoro che svolgiamo … se gli torna utile qualcosa anche a loro ... e se veramente si riesce a far comprendere (quando ancora non l’hai ben capito nemmeno tu) che si può avere un mondo migliore: con più giustizia, più rispetto e con più amore!!!
Sandra dal Madagascar 8/2/2008
Me l'ha inviata mia sorella che sostiene il progetto
Granello di Senape