Fertilizzanti truffaldini e il "thé" di letame

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maria acquaria
00venerdì 4 gennaio 2008 14:10
sì, è quello, anche se un pò cresciuto. I pesci ci sono: tre piccoli rossi e quattro gambusie (forse). Ho notato che le deiezioni dei pesci prima che il laghetto raggiungesse un certo equilibrio restavano di colore scuro, sul fondo. Da quando la situazione è migliorata, dopo un pò diventano verdi, forse si ricoprono di alghette (non è che sia molto scientifica come spiegazione, eh...). Comunque l'acqua è trasparente e non puzza.
Tutte deiezioni non possono essere, secondo me un pò sono quelle, ma in massima parte si tratta di alghe e altri resti: insetti che cadono nell'acqua, foglie che si sfaldano, polvere....
maria acquaria
00venerdì 4 gennaio 2008 22:05
Grazie Ileana, farò come dici... non voglio inquinare questo post però la cosa mi interessa, ne apro uno nuovo per approfondire...
xypod
00sabato 5 gennaio 2008 12:30
Molto interessante, sì sì [SM=x718558]
Al tempo in cui avevamo l'acquario io usavo l'acqua di scarto dell'acquario (per esempio quella dei cambi) per le piante del terrazzo proprio per la ricchezza di batteri e sostanze nutritive che contiene. Potrebbe in effetti essere un'ottima "integrazione" per le orchidee... Uhmmm... [SM=x718595]

Girando ho trovato questo suggerimento anche in un articolo di un sito dedicato agli acquariofili
riverviolet
00sabato 5 gennaio 2008 22:14
Io ho usato ed uso chiamiamolo the, ma non di letame, di guano.
Guano ben maturo acquistato in negozio indoorline e che mi serve per le concimature fosforiche e potassiche dimezzand quelle azotate.
Questo perchè non conosco la chimica e non avrei saputo ricostruirne uno sintetico, altrettanto valido e diluibile.
Lo uso solo nella stagione vegetativa, con le orchidee all'esterno, sciogliendo la punta di un cucchiaino in cuffe piene di acqua dolce, anche se non da osmosi.
In questo modo, anche ciò che non si diluisce perfettamente, rimane sul fondo. Rimescolo una volta o due, lascio riposare un po', faccio il bagnetto alle orchi, dopo averle prima bagnate con la canna e acqua semplice, le lascio in ammollo per un po' (al mattino) e poi, dopo che le ho tolte, verso il restante di ciò che era nella cuffa in piena terra, risciacquo bene e poi ri-riempio la cuffa di acqua normale e riammollo le orchi per sciacquarle da eventuali residui.

Pensavo all'acqua dell'acquario, che forse è dolce, non lo sò, ma quella del laghetto non deve scendere sotto un certo valore di ph e non sono sicura, ma credo che per le orchi sia troppo dura.
-Celestial-
00lunedì 7 gennaio 2008 11:57
Ma... già mi vedevo all' arrivo della bella stagione prelevare l'acqua dal laghetto per bagnare le mie orchidee, tutte fuori all'aria aperta, e invece ...credi che non vada bene River?
riverviolet
00lunedì 7 gennaio 2008 14:36
Se non ricordo male, i test che si effettuano ogni tanto per valutare ph e qualcos'altro (ma non mi ricordo cosa, accidenti!) dell'acqua del laghetto, servivano a non fare abbassare troppo il ph dell'acqua, mai sotto i 7° mi pare, altrimenti la vita di piante e pesci, rischiava.

I primi tempi del laghetto, mi preoccupavo anche della pioggia, proprio per questo motivo, perchè non riuscisse ad acidificare troppo, per via delle modestissime dimensioni della vaschetta.
Credo, non sono sicura però, bisogna chiedere a Ileana, che sia troppo dura e forse anche un po' troppo ricca di elementi forse dannosi alle orchi.
Se pensi che, quella adatta a queste è quanto di più puro possa esistere.

Però torno a ripetere non sono sicura per niente, ho espresso soltanto un dubbio.

Ileana, se ci sei batti sulla tastiera! [SM=x718572] [SM=x718569]
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