"Un giardino per tutte le stagioni", secondo me è il più bello in assoluto, lo stile è insuperabile.
Poi ho letto e riletto anche la Jekyll: 'Testamento di un giardiniere' e 'Bosco e giardino'. Mi piace sempre riprenderli in mano e, aprendo a caso, leggerne qualche pezzo!
Ho trovato piacevole, anche se non scritto benissimo (qualche problema di punteggiatura a mio vedere): 'Autodidatta in giardino' di Anna M.Sacco Noaro, il giardino è lontanissimo per clima dal mio, essendo sulla riviera ligure, ma il libro è piacevole.
Polline&verde, letto e riletto, ma niente di eccezionale, piacevole.
Ogni tanto mi rileggo 'Il giardino di Elisabeth', soprattutto quando devo scavare molte buche e penso a lei ricca e nobile a cui non era permesso toccare gli attrezzi agricoli! Di giardinaggio parla di striscio, ma mi piace: è ironico e scritto molto bene.
Pejrone, scusate, ma non lo reggo, mentre leggo (e ho comunque letto i suoi libri più volte) penso sempre: se definisce un'altra volta una pianta 'divertente' chiudo e non lo apro più.....poi sorvolo e continuo, ma non lo reggo!!!!! Troppo aulico, lirico, frizzante, svolazzante, usa degli aggettivi che neanche in un vocabolario del settecento!