Eccomi qua, la yogurtatrice per eccellenza
1) Il problema coi fermenti "fatti in casa" è che dopo un po' si riproducono troppo, si inquinano, e lo yogurt comincia a diventare una schifezza. Per usarli bisogna stare molto attenti a mantenerli entro limiti accettabili (il che significa, per quanto dispiaccia, buttarne via un bel po' a intervalli regolari) e comunque, dopo un po', si sciupano ugualmente.
2) La yogurtiera. Io ne ho una a barattolini che funziona così: si mescola un vasetto di yogurt con un litro di latte, poi si mette il tutto nei barattolini, si chiude, si attacca e si lascia lì 8-9 ore. La yogurtiera mantiene una temperatura COSTANTE che fa sì che lo yogurt si formi come si deve. Alla fine non si deve pulire né colare nulla, si lascia da parte l'ultimo barattolino e lo si riadopera per rifare il tutto con un nuovo litro di latte. E così via finché il sapore non peggiora (ovviamente anche con la yogurtiera i fermenti "invecchiano" e si inquinano, dopo un po' di cicli). A quel punto si ricompra uno yogurt e si ricomincia.
3) Il problema del tipo di latte. I fermenti dello yogurt amano avere a disposizione un latte più "pulito" possibile, perché ovviamente MENO animaletti ci sono dentro e PIU' loro hanno spazio per riprodursi.
Quindi più il latte è sterilizzato e meglio è.
Io per esempio non uso il latte fresco, ma quello "più giorni", perché ho visto che lo yogurt viene MOLTO meglio e più compatto.
Se uso il latte fresco, lo faccio bollire un po'.
Per altri quesiti sono a disposizione.
Però ricordati, Stefja, che dopo un po' di tempo i fermenti "casalinghi" diventano una specie di maledizione e non sai più come liberartene...