"Sala lettura"

perchè non può esserci la foto della capanna?
domani te la scannerizzo

si Tuscia, ci riferiamo proprio a Vita Sackville-West, di cui quest'anno in Inghilterra ho visto il giardino, compreso il famoso 'giardino bianco'; poi mi è capitato di leggere alcuni brani di Jertrude Jekyll e mi riprometto di ordinare qualche testo scritto da lei: è stata una grandissima giardiniera e credo abbia inventato lei il mixed border e il pegging down, che lei applicava a nmoltissime piante, oltre alle rose, sembra che funzioni anche con le perenni

ohi grazie ross , mi sembra interessante

traudi, è che l'ultimo libro che ho letto con le foto, o meglio le figure, forse era Salgari .
Bè, a parte gli scherzi, è solo che generalmente un romanzo non ha foto!

vero, invece in questo a metà ci sono alcune pagine di foto.
Stavo per restituire il libro ma mi è venuto in mente che dovevo postare la foto , così me lo sono tenuto..ma ora è nel motorino..a domani

"un giardino per tutte le stagioni" di V.Sachville West è senz'altro un classico, che si legge facilmente e si rilegge sempre con piacere...anzi ogni volta che si riprende si scoprono nuovi spunti.
L'ho riletto all'infinito.

L'orto di un perdigiorno" l'ho letto anch'io e m'è piaciuto, come pure del Pejrone "In giardino non si è mai soli"...e "il vero giardiniere non si arrende", carini entrambi.
Invece ho trovato noioso "nel giardino si incontrano gli dei" di I.Casali di Monticelli...boh sarà anche un'allieva del Pizzetti!!!

Sto leggendo "bosco e giardino" della Jakyll...anch'esso si legge abbastanza bene...mi piace, se solo non avessi così tanto sonno la sera!

Anto abbiamo letto molti libri in comune! mi mancano solo gli ultimi tuoi due

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varieta' diverse di mele, di zucche, di rose .... per non parlare dei ventimila tipi si fiorellini nei quadri dei fiamminghi !!!!!!!!!!!!!

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indovina cosa fa una mia collega qui a Botanica...e io sono così fortunata da poterle dare una mano (almeno nella revisione degli articoli, certo non ho le conoscenze per poterla aiutare nell'identificazione)

Ma dai Vaiv, troppo ganzisssssimo!!!
E ha gia' pubblicato qualcosa?
Accipicchia! Accipicchia!
Mi interessa da matti!

Sì, fra le altre cose uno studio sulla cornice della Porta del Paradiso del Battistero...intorno alle porte in bronzo del Battistero ci sono delle cornici in pietra con immagini simboliche di piante e frutti.
Se vuoi posso mandarti un po' di informazioni, su cose scritte da lei o da altri, e magari fotocopiarti qualcosa (se non sono troppe pagine).
Mandami il tuo indirizzo in mp, e abbi TANTA pazienza

"Un giardino per tutte le stagioni", secondo me è il più bello in assoluto, lo stile è insuperabile.

Poi ho letto e riletto anche la Jekyll: 'Testamento di un giardiniere' e 'Bosco e giardino'. Mi piace sempre riprenderli in mano e, aprendo a caso, leggerne qualche pezzo!

Ho trovato piacevole, anche se non scritto benissimo (qualche problema di punteggiatura a mio vedere): 'Autodidatta in giardino' di Anna M.Sacco Noaro, il giardino è lontanissimo per clima dal mio, essendo sulla riviera ligure, ma il libro è piacevole.

Polline&verde, letto e riletto, ma niente di eccezionale, piacevole.

Ogni tanto mi rileggo 'Il giardino di Elisabeth', soprattutto quando devo scavare molte buche e penso a lei ricca e nobile a cui non era permesso toccare gli attrezzi agricoli! Di giardinaggio parla di striscio, ma mi piace: è ironico e scritto molto bene.

Pejrone, scusate, ma non lo reggo, mentre leggo (e ho comunque letto i suoi libri più volte) penso sempre: se definisce un'altra volta una pianta 'divertente' chiudo e non lo apro più.....poi sorvolo e continuo, ma non lo reggo!!!!! Troppo aulico, lirico, frizzante, svolazzante, usa degli aggettivi che neanche in un vocabolario del settecento!

è vero Sebby, è troppo pomposo! e mi infastidisce anche quando cita continuamente tutti i famosi personaggi che ha connosciuto, purtuttavia è abbastanza interessante.
Il migliore, a mio giudizio, tra i libri di giardinaggio, scritti da autori italiani è 'Naturalmente in giardino' di M. Zarpellon: semplice, chiaro, preciso, scorrevole e con molte indicazioni utili e sensate.
Anche a me è piaciuto il libro di Elizabeth von Arnim, specialmente all'inizio quando descrive il piacere di stare all'aperto e ritrovare il contatto con la natura, atteggiamento eccentrico e quasi scandaloso, per una signora altolocata di quei tempi!

ecco le foto. Da notare la prima capanna nella quale Corinne ha vissuto nel primo anno insieme al Maori e sua mamma



" Autodidatta in giardino" l'ho letto, mi è piaciuto abbastanza perchè parlava di coltivazioni di queste parti.
Invece ' Il giardino di Elisabeth' non l'avevo mai finito, era il periodo in cui non riuscivo a leggere ( periodo purtroppo lunghissimo).
Finito il 'Sergente nella neve ' lo riprenderò in mano.

Impressionante soprattutto che ci vivesse con la suocera

Il Masai però non è male

E' vero, è più carino di quel che pensassi.. Ma la suocera in casa

non vorrei sembrare troppo razionale, ma secondo me Corinne ha passato un brutto periodo ed era proprio fuori di testa!!

ma la sua scelta era del tipo "fermiamo il mondo", ovvero una scelta presa con/verso se stessa, oppure era proprio invaghita di lui; e supponendo questa seconda ipotesi, parlavano? o era puro sesso? ... che magari l'ha riconciliata con il mondo??

Gia', infatti incuriosisce pensare di cosa parlassero ...
che riferimenti comuni avessero ...
Il tizio da vedere cosi' sembra anche carino ...
sarei anche curiosa di sapere come si trova la figlia, chissa' come sara' diversa da entrambi. Certo non si sapra', com'e' giusto rispettando la privacy della bambina.

ha perso la testa perchè a lei sembrava un uomo dallo sguardo molto fiero, un vero guerriero.
Invece parecchie volte si è mostrato un fuori di testa, parlavano poco perchè ambedue sapevano poco e male l'inglese, in quanto al sesso per lei è stata una delusione . Niente baci niente abbracci, una cosina velove e via. Come si suol dire una botta e via, magari parecchie botte, ma raramente fatte con goduria.
L'unica volta che lei ha provato a tirare due gridolini lui l'ha sgridata, cosa avrebbero pensato gli altri?
e poi beveva birra e masticava ..ocielo mi son scordata, forse miira?
cose che lo facevano andare fuori come un balcone.
Lei si era innamorata veramente di quel masai e della sua terra e delle sue abitudini, ha anche aperto un negozio, comprato una macchina per andare a comprare la merce, lui l'ha sempre ostacolata, faceva il padrone e il geloso. Lei ce l'ha proprio messa tutta, dopo 4 anni e l'ultimo tentativo non ce l'ha più fatta per lei per lui e per la bambina. ( che ha avuto in ospedale perchè ricoverata perchè stava malissimo)

=Traudi=, 06/09/2008 17.37:

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in quanto al sesso per lei è stata una delusione . Niente baci niente abbracci, una cosina velove e via.

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e qualche piccola 'prova' prematrimoniale no?
Comunque per resistere quattro anni con uno così, che tra l'altro ti ostacola continuamente, e con tutte i disagi a cui non siamo abituati, bisogna essere un'eroina; oppure una col mito dell'amore/dedizione/sacrificio ecc. (in pratica una masochista )

mah, eroina non direi proprio.

Sapete che cosa mi e' venuto in mente, pensando al masai che non voleva le manifestazioni di partecipazione della moglie? Non e' forse abbastanza diffusa la mutilazioe delle donne, fin da piccole, proprio perche' non abbiano strani grilli per la testa? (in effetti non sono sicura della diffusione di queste pratiche tra i masai: forse loro non le hanno).
Pero' comunque, masai o non masai, l'educazione "sentimentale" (per cosi' dire) di certe nostre nonne o bisnonne (o forse anche qualce mamma) non doveva essere molto diversa, supercastigate fino all'inverosimile.
Che vita, povera gente!!! (specialmente le donne).
Ben diversa da adesso, meno male.